Tra i tanti vantaggi che il superbonus 110% sta apportando ce n'è uno fondamentale: quello di riuscire a mettere in regola i tanti abusi edilizi realizzati in Italia negli ultimi 20 anni.

A tal proposito, dall'entrata in vigore del DPR n. 380/2001 sono stati applicati in tutto il suolo italiano le disposizioni contenute negli articoli 49 e 50, che esplicitano due concetti importanti:

1. non è possibile beneficiare delle agevolazioni fiscali per interventi su immobili abusivi;
2. la sanatoria edilizia produce immediatamente la cessazione degli effetti dei provvedimenti di revoca o di decadenza delle agevolazioni fiscali.

Con il decreto rilancio entrano in campo le nuove agevolazioni fiscali del Superbonus, ad esempio, con il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 vediamo l'inserimento dell'importante comma 13-ter che dice:

"Al fine di semplificare la presentazione dei titoli abitativi relativi agli interventi sulle parti comuni che beneficiano degli incentivi disciplinati dal presente articolo, le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari, di cui all’articolo 9 -bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e i relativi accertamenti dello sportello unico per l’edilizia sono riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dai medesimi interventi".

Grazie all'aggiunta di questo comma, il tecnico che deve presentare il titolo edilizio e asseverare i lavori, e i conseguenti accertamenti degli sportelli unici per l'edilizia (SUE), devono riferirsi unicamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi.

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